Oggetto trasformabile di Giorgio Scarpa realizzato da Lorenzo Bocca
Oggetto trasformabile di Giorgio Scarpa realizzato da Lorenzo Bocca

“Gli oggetti trasformabili di Giorgio Scarpa” è un convegno e un laboratorio che si terrà a Castel Bolognese, sabato 21 novembre 2015, dedicato finalizzato all’approfondimento della figura di Scarpa e del suo lavoro artistico e scientifico, lavoro che può aprire nuovi orizzonti sia in ambito teorico che in ambito pratico.

Il convegno si apre alle ore 9.30, presso il Teatrino del vecchio mercato, con i saluti dell’amministra- zione comunale e dei dirigenti scolastici coinvolti nel progetto.

Alberto Mingotti, artista, docente e collega di Giorgio Scarpa al Ballardini, sarà il moderatore di una rosa di relatori che vede la presenza di importanti professionisti, artisti, sperimentatori, esperti di didattica in ambito artistico e tecnico-scientifico: l’architetto Claudio Piersanti, il docente di matematica Paolo Pasi, il fotografo e video maker Simone Cireddu,  l’ex direttore dell’ISIA dal 1995 al 2010 Germano Zanzani, l’architetto, pittore e insegnante Lorenzo Bocca e infine, in video conferenza da San Francisco, Pino Trogu, grafico e docente di disegno, allestimenti e infografica alla San Francisco State University.

I lavori si chiudono alle ore 13 per riprendere alle ore 14.30 fino alle ore 16.30, presso la Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane”, con la realizzazione del laboratorio didattico Reticoli, moduli, sezioni, geometria rotatoria condotto da Lorenzo Bocca.

Il laboratorio è aperto ai docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado per un massimo di n. 20 partecipanti. La biblioteca castellana raccoglie le iscrizioni al laboratorio negli orari di apertura, tramite posta elettronica e tramite fax. Il modulo di iscrizione è scaricabile dal sito web www.comune.castelbolognese.ra.it

Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane”, piazzale Poggi n. 6 – Castel Bolognese (Ra)
orari di apertura: mercoledì, venerdì, sabato ore 8.30 – 12.35 / da lunedì a venerdì 14.45 – 18.20
tel. 0546 655827 – 828 – 849, fax 0546.655831; biblioteca@comune.castelbolognese.ra.it

Teatrino del vecchio mercato piazzale Poggi n. 6, Biblioteca comunale Luigi Dal Pane via Rondanini n. 19 | Castel Bolognese (Ravenna)

La giornata di studi è promossa da Comune di Castel Bolognese su iniziativa di un gruppo promotore – formato da Lorenzo Bocca, Alberto Mingotti, Claudio Piersanti, Rita Rava e Oda De Sisti Scarpa a cui si affianca l’istituto comprensivo “Carlo Bassi” e al laboratorio didattico pomeridiano condotto da Lorenzo Bocca. L’iniziativa ha il patrocinio dell’ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche), del Liceo Torricelli – Ballardini nei quali insegnò per diversi anni.

Giorgio Scarpa (Brisighella, 1938) frequenta l’Istituto d’Arte di Faenza pensando di diventare pittore e ceramista, ma nel 1962 ottiene la cattedra di Disegno Architettonico e geometria descrittiva all’Istituto d’Arte di Oristano sorto in quell’anno. Accetta e la sua vita prenderà una direzione di studi che lo accompagnerà per sempre. Negli anni ’60 farà parte del Gruppo V di Rimini, diretto da Pino Parini, che collabora con il Centro di Cibernetica di Milano di Silvio Ceccato. In seguito a questa fondamentale esperienza, comincia a studiare le figure topologiche e realizza le prime figure trasformabili. Nel ’71 Bruno Munari vede una sua figura nella Galleria di Brescia e decide di scrivergli; nasce così un’amicizia duratura che vedrà molti dei modelli progettati da Scarpa nei testi pubblicati da Munari.
In seguito, ispirato da alcuni disegni di Paul Klee, inizierà lo studio sulla sezione dei cubi creando le catene esaedriche. Si applicherà allo studio della bionica realizzando un modello inerente il riccio di mare che ispirerà, tra l’altro, uno strumento medico. Da queste esperienze nascono due testi pubblicati dall’editore Zanichelli a cura di Bruno Munari. Nel 1980 si trasferisce all’Istituto d’Arte di Faenza e inizia a insegnare nel nascente ISIA progettazione e poi percezione visiva. Nasce il suo interesse per il DNA che studia scientificamente realizzando modelli semoventi. L’ultima parte della sua vita è stata dedicata a uno studio originale: i labirinti preistorici che considerava un codice. Purtroppo questo studio è rimasto incompiuto.