Con grande orgoglio comunichiamo che il Vincitore del Premio Nazionale delle Arti- sezione Design 2023 è:
“MELIOR DE CINERE SURGO”
Geopolimero bicomponente a base di cenere dell’Etna, progetto di Eugenio Lo Turco, studente dell’ISIA di Faenza, docente Annalisa Natali Murri.

 

Questo progetto nasce dalla necessità di trovare nuove metodologie di riutilizzo dei depositi piroclastici vulcanici, nello specifico cenere generata dalle eruzioni dell’Etna, nello spazio pubblico.
Lo studio ha rivelato come la tecnologia del geopolimero, con la cenere del Vulcano Etna come suo principale componente, abbia un grande potenziale sia in termini di smaltimento della cenere, che crea seri disagi alla popolazione limitrofa al Vulcano, sia per le ottime proprietà intrinseche del materiale.

L’attività è stata svolta grazie alla collaborazione con CNR – ISSMC – Istituto di Scienza, Tecnologia e Sostenibilità per lo Sviluppo dei Materiali Ceramici – sede di Faenza (RA), che ha messo a disposizione i propri laboratori e le competenze dei suoi dipendenti, in primis quelle della prof.ssa Annalisa Natali Murri, per la buona riuscita del progetto.

 

 

 

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

La Giuria ha apprezzato il carattere sperimentale della ricerca, orientata a trasformare un problema, ossia lo smaltimento delle ceneri conseguenti ad eruzioni vulcaniche, in una opportunità: è un progetto in linea con la scelta ecologica di privilegiare la rigenerazione e il riutilizzo di materiali.
La Giuria ha inoltre ritenuto interessante la scelta di sviluppare la ricerca fino alla progettazione e alla realizzazione del prototipo di un braciere, che ripropone un oggetto della tradizione locale, la conca.

 

 

Menzione speciale è stata data inoltre al progetto “ECOTONO”, progetto realizzato dagli studenti Helena Baesi, Alessandra Barnaba, Francesco Giorgio Calvi, Samuele Campana, Erika Casadio, Martina Chiffi, Anna Geremia, Benedetta Innocenti, Elena Valbonesi, Jadwiga van de Logt, Aminata Balde, Ettore Bellini, Luna Celani, Pamela Colombi, Cecilia Colombo, Vittoria D’Ettore, Anna Groppo, Aurora Keber, Mattia Marinelli, Ernesta Moramarco, Gloria Palmerini, Cosimo Priori, Stefano Ricci, Valentina Roberto, Giovanni Russo, Valentina Zanotti, e curato dai docenti Maria Concetta Cossa, Giorgio Gurioli, Annalisa Natali Murri, Andrea Pedna, Matteo Pini, Ivan Severi e Sabrina Sguanci.

 

L’ecotono è un ambiente di transizione tra due ecosistemi che favorisce lo scambio di energia e arricchisce la biodiversità, in modo incomparabile con gli ecosistemi attigui.
Il progetto di ricerca affronta il tema a partire da due ecosistemi fortemente correlati: l’acqua e la spiaggia.
Il progetto studia la possibilità di innescare cambiamenti positivi per l’ambiente attraverso l’inserimento di oggetti capaci di sfruttare l’energia debole.
I moduli replicabili, realizzati in argilla, laterizio e altri geopolimeri, si integrano con l’ambiente, in particolare con le risorse idriche, grazie alle loro proprietà di scorrimento, raccolta, infiltrazione, capillarità e condensazione, fino a sparire.
I moduli sono rappresentati da un dissalatore d’acqua, segnale apotropaico, macro dune e sassi con bioluminescenze, un sistema multi-funzione per la convivialità e un erogatore di acqua per animali, un catalizzatore relazionale.
La ceramica avanzata e tradizionale si esprime in oggetti dall’eredità atavica connessa ai luoghi anche attraverso lo studio materico-cromatico site-specific di impasti sperimentali a base di sabbia e gres, capaci di erosioni programmate, per ritornare poi alle origini.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Ecotono, metamorfosi dei confini, è un progetto di ricerca sulle problematiche ambientali e sulla tutela della biodiversità mediante la progettazione di oggetti realizzati in argilla, laterizio o con materiali sperimentali degradabili.
La Giuria ha apprezzato la scelta di affrontare un argomento di particolare importanza e attualità, ovvero la tutela della biodiversità presente in ambienti naturali, utilizzando oggetti che, attraverso le loro proprietà di assorbimento, condensazione, capillarità e filtrazione, permettono di innescare positivi cambiamenti.